Biografia
La Basilica di Santa Maria in Trastevere
Acquerello su carta, cm. 29×38,5
Da autodidatta, dopo aver compiuto gli studi della sezione industriale all-Istituto Tecnico di Roma, cominciò a frequentare il Circolo Artistico dove ebbe modo di conoscere Coleman, Pascarella, Biseo e Carlandi, divenedone allievo però di Petiti, che lo educò alla puntuale resa del vero. Espose per la prima volta nel 1888 alla Mostra Nazionale di Palermo, mettendo poi da parte per oltre venti anni la pittura, per dedicarsi al giornalismo. In un primo tempo collaborò Al Capitan Fracassa, al Messaggero ed al Don Chisciotte di cui fu redattore; ed un secondo momento (19 fondando il Travaso delle Idee, in cui profuse tutta la sua forte carica di di umorista. L’amore latente per la campagna romana fu risvegliato nel 1912 dalla ammissione al Gruppo dei XXV su invito di Carlandi che lo soprannoominò “il tapiro” a causa del suo naso. Ricominciò così a dedicarsi al paesaggio che ritrasse e sempre con studi dal vero e, pur subendo in qualche maniera l’influenza del Carlandi e del paesaggista spagnolo Santiago Rossinol conseguì una personale impostazione espressiva.