La Tavola Peutingeriana

peutingeriana

La più Importante Fonte per la
Conoscenza Geografica dell’Impero Romano

Approfondimento dell’articolo

I Globi di Vincenzo Coronelli


globi-vincenzo-coronelli

Un regalo raffinato ed esclusivo?
Regala il Mondo intero!

Regala i Globi del Coronelli, ricostruiti da abili mani artigiane, secondo le antiche tecniche tramandate nei secoli.
Prenota subito gli ultimi esemplari dei Mappamondi di Vincenzo Coronelli,
riceverai gratis una rara litocolor tratta dal libro dei globi

Dimensioni cm 67x67x93
Meridiano in ottone massiccio graduato
stand in legno massello naturale
peso kg 23

Approfondimento dell’articolo

Le Antiche Mappe

Nova-ItaliaeIODOCUS HONDIUS, 1600 – Nova Italiae Delineatio

Il più antico procedimento di stampa è la xilografia, sviluppatasi sin dagli inizi del Quattrocento soprattutto nei Paesi Bassi, in Germania e in Francia. Questa tecnica consisteva nell’usare come matrice una tav­oletta di legno duro (pero, ciliegio, bosso, melo) ben stagionata e levi­gata sulla quale a matita e poi ad inchiostro veniva eseguito il diseg­no, successivamente inciso con una serie di attrezzi metallici che asportavano le parti destinate, in fase di stampa, ad essere le zone bianche. Servendosi quindi di un tampone o di un rullo veniva steso sulla matrice l’inchiostro che risultava uniforme dal momento che tutte le parti in rilievo giacevano sullo stesso piano. La stampa poteva essere fatta a mano, premendo sulla matrice inchiostrata un foglio di carta oppure usando una pressa piatta in modo che matrice e foglio, stretti tra due piani, aderissero bene l’uno all’altro.

Questo procedimento, lento, laborioso e piuttosto grossolano fu pro­gressivamente soppiantato dalla tecnica dell’incisione su lastra metal­lica sia a bulino (tecnica diretta) che all’acquaforte (tencica indiretta). Si ritiene comunemente che il procedimento dell’incisione sia nato nell’ambiente degli orefici e si attribuisce a Maso Finiguerra,orefice fiorentino, l’invenzione della stampa in cavo. Ciò che distingue l’in­cisione a bulino da quella all’acquaforte o acido è il segno o solco scavato nella lastra, più morbido e fornito di bordi leggermente irre­golari nel caso di procedimento all’acquaforte. Per questo motivo la tecnica esecutiva all’acido era utilizzata anche nel campo artistico per ottenere quei risultati pittorici ricercati dai peintre-graveur. Tale tec­nica giunse al massimo grado di qualità espressiva nella seconda metà. del Settecento e solo con il diffondersi della litografia, nel secondo decennio dell’Ottocento, questo procedimento di stampa fu definiti­vamente abbandonato e questo non per la qualità della riproduzione, ma per la velocità di esecuzione. Manuale, con una copia alla volta nel primo caso, elettromeccanica nel secondo.

Certo potrà apparire anacronistico che oggi, nell’era dei computers e delle stampe digitali, qualcuno abbia pensato di riproporre antiche mappe con l’uso della stessa tecnica, degli stessi materiali, delle stesse attrezzature. Ma provate ad osservare uno stesso soggetto realizzato a stampa ofsset o digitale con uno eseguito con la tecnica dell’incisione. Le sensazioni che quest’ultimo riesce a suscitare non sono minima­mente paragonabili a quelle che proviamo nell’osservare una comune riproduzione.

Questa NOVA ITALIAE DELINEATIO è stata realizzata con tale tec­nica e successivamente montata su tela “a stacchi”. (Questa oper­azione, molto comune nei secoli scorsi, veniva effettuata per raggiun­gere due obbiettivi. Il primo era quello di avere una mappa che durasse più a lungo nel tempo, ed il secondo era quello di avere la pos­sibilità di ripiegare la carta stessa al fine di agevolarne il trasporto.) Solo l’invecchiamento, ovviamente, è un’aggiunta a quanto facevano gli antichi cartografi. Opera di Todocus Hondius (1563-1611), questa Italia è stata definita bellissima dal punto di vista artistico ed interes­sante per la sua relativa esattezza. E’ dedicata dall’autore alla Repubblica Veneta ed è munita di due scale: Miliaria Italica commu­nia e Miliaria Germanica communia. Le raffigurazioni riportate ai margini della carta contribuiscono a trasformarla in un vero e proprio soggetto ornamentale. Prodotta in un numero limitato di esemplari, questa rappresentazione cartografica è stata realizzata per durare nel tempo, senza perdere la sua principale caratteristica: la bellezza.

Incisione su carta cotone acquerellata a mano e montata su tela grezza “a stacchi”

Formato cm. 82×67 – ITA 04

Formato cm.55×46 – ITA 05

Approfondimento dell’articolo